I incontro
Il Movimento Cristiano Lavoratori di Bologna ha organizzato un percorso formativo sociale e spirituale basato su quattro webinar.
Il 28 gennaio scorso si è tenuto il primo incontro dal titolo “Leggere il nostro tempo alla luce dell’enciclica Fratelli tutti”. Relatore il Card. Matteo Maria Zuppi.
Difficile sintetizzare l’intervento dell' Arcivescovo di Bologna, perché, come premesso da lui stesso, l’Enciclica tocca diversi aspetti. La strada scelta dal relatore è stata quella di leggere e commentare alcuni passi dell’Enciclica.
Il primo punto toccato è stato quello della “memoria”, intesa non come fatto statico, come mera fotografia del passato, ma come fatto dinamico che evolve verso la relazione fraterna e il perdono.
L’Arcivescovo ha poi toccato la critica che alcuni hanno mosso al Papa su questa Enciclica (e su alcuni altri suoi interventi): qualcuno lo ha accusato di “non parlare di Dio”, di aver “svenduto” la predicazione del Vangelo.
Il card. Zuppi ha ricordato come Papa Francesco, da sette anni, ci chieda insistentemente di comunicare il Vangelo, senza sostituirsi ad esso. Come fare? Cambiando le proprie abitudini per “svelare il Dio ignoto”, come avrebbe detto San Paolo.
Se si comunica senza un reale cambiamento personale, “si rischia di comunicare la Tradizione ma senza il Vangelo”, ovvero di comunicare solo delle tradizioni.
Il Cardinale ha poi spostato l’attenzione sul problema del momento, la pandemia, sottolineando vari collegamenti con il testo dell’Enciclica: il concetto del “siamo tutti sulla stessa barca”; il pericolo di trovarsi, a fine pandemia, con un nuovo consumismo e con forme di protezione egoistica; l’illusione di poter vivere sani in un mondo malato.
Come costruirsi una vita in un contesto così labile ed evanescente? Vano e sciocco sarebbe il “si salvi chi può”, perché si tradurrebbe velocemente in un tutti contro tutti. L’Enciclica ci indica la via del buon samaritano che pensa ai bisogni dell'altro e non solo ai suoi. “Non ci può essere l’io senza il noi”, ha ricordato Zuppi.
Gli ultimi tre temi toccati dall’Arcivescovo sono stati quelli sociali del servizio agli altri, delle forme di solidarietà e delle caratteristiche della politica. Per affermare tre principi contenuti nell’Enciclica:
- il servizio non è mai ideologico perché serve le persone e non le idee;
- l'assistenza immediata (con il denaro) è un rimedio doveroso ma provvisorio. La vera solidarietà punta a ridare la dignità all’altra persona, cosa che si raggiunge solo offrendo il lavoro;
- “l’amore politico”. Una apparente antinomia. Ad una riflessione più attenta, infatti, il termine “politica” dà profondità e senso alla parola “amore” e viceversa, perché tutti vediamo cosa può essere e dove può arrivare la politica senza amore.
II incontro
IERI A BOLOGNA
Secondo incontro del percorso formativo "targato"
Movimento Cristiano Lavoratori Bologna
Tema: le trasformazioni nel mondo del lavoro tra covid e post covid.
Relatore: il prof. Stefano Zamagni.
Alcuni flash tratti dal suo intervento:
- il lavoro agile cambia il paradigma. Il progetto prevale sul tempo e le persone non sono pronte. Occorrerà molta formazione. A tutti i livelli.
- la disoccupazione può essere tecnologica o keynesiana. Quella attuale è del primo tipo e quindi il tanto declamato "helicopter money" è inadeguato a far fronte al problema
- attualizzare il passato: recuperare il pensiero di Bonaventura da Bagnoregio (XIII secolo) che parlò della sussidiarietà circolare. Oggi invece ogni pezzo della società pensa di poter fare da solo: una garanzia di insuccesso
- quando il sole tramonta, non piangere. Le lacrime ti impedirebbero di vedere lo splendore delle stelle (Tagore)